Melba
2008-06-04 17:10:56 UTC
C'hanno messo tre mesi ma giustizia è stata fatta.
Riassumo così magari a qualcuno torna utile.
Avevo acquistato a gennaio un paio di oggetti da un power seller inglese.
La busta arriva vuota in Italia. Le poste mi mandano l'avviso di recarmi
in ufficio per un ritiro precauzionale. Mi fanno vedere la lettera della
dogana, il plico, e mi chiedono di scrivere e firmare la motivazione del
rifiuto.
Chiedo una copia della poi rivelatasi preziosa dichiarazione.
Per un mese ho mandato mail al venditore sullo stato degli eventi. Non
ha mai risposto.
Alla fine ho aperto la contestazione su paypal e pure li non ha
risposto. Quindi l'ho convertita in reclamo il 23 febbraio.
Paypal mi ha chiesto prove ed io ho mandato la copia del documento
rilasciatomi dalle poste.
Non gli bastava, voleva una denuncia dai carabinieri.
Non l'ho fatta, dopo due mesi e dato l'importo esiguo (18 sterline
circa) mi avrebbero riso dietro.
Francamente stavo già pensando di chiedere un chargeback, non ci contavo
affatto che paypal avrebbe chiuso a mio favore. Invece proprio oggi
arriva la chiusura della controversia dove paypal dice che il documento
inviato è stato ritenuto sufficente per accettare il reclamo e
rimborsarmi l'importo.
Spero gli sia andata di traverso sta cosa al venditore.
Un inglese così st***, per di più professionale, non mi era mai
capitato. Solo dopo aver aperto il reclamo ho visto che aveva diversi
negativi dovuti all'arrivo di buste che hanno seminato il loro contenuto
per strada.
Barbara
Riassumo così magari a qualcuno torna utile.
Avevo acquistato a gennaio un paio di oggetti da un power seller inglese.
La busta arriva vuota in Italia. Le poste mi mandano l'avviso di recarmi
in ufficio per un ritiro precauzionale. Mi fanno vedere la lettera della
dogana, il plico, e mi chiedono di scrivere e firmare la motivazione del
rifiuto.
Chiedo una copia della poi rivelatasi preziosa dichiarazione.
Per un mese ho mandato mail al venditore sullo stato degli eventi. Non
ha mai risposto.
Alla fine ho aperto la contestazione su paypal e pure li non ha
risposto. Quindi l'ho convertita in reclamo il 23 febbraio.
Paypal mi ha chiesto prove ed io ho mandato la copia del documento
rilasciatomi dalle poste.
Non gli bastava, voleva una denuncia dai carabinieri.
Non l'ho fatta, dopo due mesi e dato l'importo esiguo (18 sterline
circa) mi avrebbero riso dietro.
Francamente stavo già pensando di chiedere un chargeback, non ci contavo
affatto che paypal avrebbe chiuso a mio favore. Invece proprio oggi
arriva la chiusura della controversia dove paypal dice che il documento
inviato è stato ritenuto sufficente per accettare il reclamo e
rimborsarmi l'importo.
Spero gli sia andata di traverso sta cosa al venditore.
Un inglese così st***, per di più professionale, non mi era mai
capitato. Solo dopo aver aperto il reclamo ho visto che aveva diversi
negativi dovuti all'arrivo di buste che hanno seminato il loro contenuto
per strada.
Barbara