La mia si basa su cose che ho letto riguardo la Cina, ti posso consigliare
ad esempio 'Il secolo cinese' di Federico Rampini, oppure 'L'impero di
Cindia'.
Ok, è un'idea a cui non avevo pensato, potrei leggermi uno di questi libri
sulla cina, però se è scritto da uno scrittore o giornalista, sinceramente,
non so quanto sia attendibile...
Post by NethanLe info che vi ho riportato provengono da un italiano che vive in Cina da
anni e pratica attività di commercio con tutto il mondo. Non voglio
sminuire quello che hai sostenuto, anzi, mi piace sempre che niente sia
dato per scontato e che se deve essere discusso, discussione si abbia.
anche Rampini vive in Cina da anni, come giornalista, e racconta quello
che vede. La versione delle scarpe vendute sotto banco mi sembra troppo
poco realistica e da mentalità occidentale.
Può essere che sia un po' fantasiosa, ma vorrei saperlo con più certezza: Ad
esempio, come accennavo sopra, un giornalista non credo che sia in grado di
conoscere la realtà delle fabbriche cinesi e che sappia cogliere tantomeno
certe sfumature. Non perché un giornalista sia un deficiente, non mi
fraintendere, ma perché semplicemente non fa parte di quel settore,
commerciale appunto e non giornalistico.
Perchè non succede anche da noi? L'italia è un paese libero, non c'è il
comunismo, ed è pieno di fabbriche di noti marchi, se fosse così facile
sottrarre gli scarti dovremmo essere sommersi da scarpe vendute sottobanco
da privati senza bisogno di andare a prenderle in Cina.
Anche questa è una realtà che ignoro e non mi sento di valutare di
conseguenza. Innanzitutto non conosco quali marchi possano essere
rappresentati qui in Italia, in secondo luogo non so se tali fabbriche
lavorano su commissione oppure sono proprietarie dirette del marchio, ed
infine non conosco quello che avviene sottobanco e non escluderei che ciò
accada anche qui in Italia.
Comunque, se posso riportarti un esempio banale, vicino casa mia c'era, non
so se c'è ancora, la fabbrica della Bieffe, ed io andavo fuori dai magazzini
dove trovavo in un cumulo una miriade di caschi Bieffe nuovi, immacolati,
destinati agli inceneritori solo perché magari avevano piccolissimi difetti,
invisibili o quasi. Soltanto con quelli potevi tranquillamente aprire
un'attività e rivenderli.
Infine, credo che se possiamo considerare l'ipotesi della vendita per canali
alternativi, qui in Italia ci siano maggiori controlli, non tanto verso i
rivenditori ma direttamente sulle fabbriche, sottoposte a migliaia di
controlli, cosa che in Cina immagino non sia.
Post by NethanPuoi riportarmi ad esempio il nome di un produttore Nike (occidentale) in
Cina?
Non ho capito la domanda.
Intendo dire. Se Nike è in Cina, il nome della fabbrica quale è? Tutte le
fabbriche in Cina hanno un nome, quella della Nike + Nike? Comunque sia,
sapresti dirmi dove si trova collocata anche una sola fabbrica Nike in Cina?
Intendo città, via ecc... Perchè io credo che se la tue teoria ha un
fondamento allora dovresti sapermi dire dove si trova collocata fisicamente
una fabbrica Nike in Cina. Io, a sostegno invece della mia tesi, come puoi
immaginare non ho difficoltà a trovare, se cerco, produttori di scarpe Nike,
e ti posso fornire il nome della fabbrica e l'indirizzo di collocazione.
Io per commisionare intendo che una fabbrica esiste già in Cina e fa un
certo lavoro con la sua tecnologia. Qualcuno può mandare disegni e
materiali a questa fabbrica per commissionargli un altro lavoro, ma il
committente non può escludere gli altri committenti, non è sua proprietà
la fabbrica. Ordina tot giacche, paga o manda tot materiale con il disegno
e il prodotto finitio gli viene consegnato, non controlla altro.
Sì, sì, anche io per commissionare intendo questo.
Nel caso delle nike non mi sembra possibile commissionare, come nel caso
di tutti i grandi marchi che dislocano in questi paesi ed hanno produzioni
fatte con processi e tecnologia proprietaria. Tutto è accuratamente
scelto, studiato e controllato, dal tipo di pelle a come infili l'ago.
Assumono certo personale del luogo, lo addestrano a lavorare con i
macchinari e la tecnologia occidentale, controllano minuziosamente tutti i
processi. Questo è il marchio.
Certo, infatti chi ti dice che non lo facciano? La mia teoria, o meglio la
teoria da me riportata, non esclude che si facciano tutti i controlli di
qualità richiesti. D'altro canto, se la stessa Nike si rifornisce da questi
produttori, ovvio che impone delle direttive di qualità che devono essere
rispettate dal produttore, o no?
ciao Nethan