Post by MelbaSu ebay c'è scritto il
nome della società e la sede, chi gestisce questo e quello (ci sono
proprio i nomi dei responsabili italiani), ecc.
E' un po' lunghetto, ma te lo posto tutto.
Molto interessante da leggere:
eBay Italia é una multinazionale americana che ha requisito il
commercio online italiano.
Con lo stratagemma di una Sede fantasma e l'iscrizione alla Camera di
Commercio di Milano, agisce in tutto e per tutto dall'estero: i suoi
dipendenti, i suoi conti, i dati di cinque milioni di utenti italiani,
i suoi profitti sono nelle sue Sedi in Lussemburgo, in Svizzera, in
Germania, negli Stati Uniti.
eBay Italia impone ai suoi utenti ed al mercato regole che offendono
le Leggi della Repubblica Italiana, lucrando sulle migliaia di truffe
che, proprio grazie alle sue regole, si realizzano nel sito
www.ebay.it e che hanno come vittime i suoi stessi iscritti.
In appena cinque anni di vita, eBay Italia é diventata il principale
collettore di truffe telematiche del Paese e snodo per lo smercio di
prodotti contraffatti ed importati illegalmente.
Sino ad oggi nessuno, malgrado le centinaia di denunce, malgrado un
giro d'affari dichiarato di 720 milioni di euro, ha mosso un dito.
Avrebbero dovuto farlo il Governo, la Magistratura, il Fisco, l' INPS,
la Polizia postale, la Guardia di Finanza , i Carabinieri, la SIAE, la
Camera di Commercio, la Stampa, la Televisione.
Su eBay. it si vendono ed acquistano merci rubate, contraffatte,
importate illegalmente, che violano il diritto d'autore.
Acquistano e vendono utenti minorenni, si usano false identità, false
carte di credito, non si paga l'IVA sulla maggior parte delle
transazioni; attività commerciali professionali agiscono da anni
realizzando profitti considerevoli senza essere registrate alle Camere
di Commercio e agli Uffici IVA; si fa propaganda politica nei periodi
di divieto, aste segnalate come truffaldine dagli stessi utenti non
vengono bloccate, i Responsabili del sito non svolgono alcuna attività
di controllo sugli oggetti messi in vendita, le contestazioni degli
utenti non ricevono risposta, si proibiscono sistemi di pagamento
ufficiali della Repubblica Italiana ...
Bene: vediamo chi é che può permettersi tutto questo.
Nata come AuctionWeb nel 1995 in California, eBay é approdata in
Italia nel 2001 raggiungendo nel 2006 un volume di vendita di 720
milioni di euro e, nel marzo di quest'anno, 5 milioni di utenti
registrati, dei quali oltre un milione composto da imprese che
traggono il loro reddito esclusivamente o principalmente dalle vendite
sul sito.
In Italia eBay é iscritta come S.R.L. alla Camera di Commercio di
Milano dove ha anche delle sedi ma i suoi luoghi giuridici, per quanto
riguarda l'Italia, sono all'estero: Svizzera, Germania, Lussemburgo e
Stati Uniti.
La dislocazione extranazionale delle sedi 'italiane' di eBay Italia
suggerisce parecchi sospetti di ordine fiscale, avvalorati dal
contrasto tra la generosità di informazioni aziendali sui tic dei
propri dirigenti e l'assoluto riserbo sui dati fiscali, sul fatturato
aziendale, sul numero e la collocazione geografica dei dipendenti.
Non secondaria quest'ultima voce in quanto, a fronte di 5 milioni di
utenti registrati, eBay Italia disporrebbe di un numero di addetti tra
i 40 ed i 70, Management e funzionari compresi.
Una sproporzione surreale con 1.800.000 aste giornaliere e 5 milioni
di utenti che fanno transitare sul sito oltre 700 milioni di euro
all'anno. E con 24 Forum da moderare 24 ore al giorno.
Molte sono i dubbi, le denunce, le proteste che accompagnano le
attività di eBay Italia: promozione dell'evasione fiscale, oggettiva
complicità nella vendita di oggetti contraffatti, comportamento
monopolistico, concorrenza sleale, abuso di posizione dominante,
discriminazioni tra gli utenti, mancato controllo sulla correttezza
delle aste, gestione illegale dei dati di registrazione, servizio di
Assistenza clienti inadeguato.
Su eBay Italia transitano ogni giorno molte migliaia di capi di
abbigliamento contraffatti, orologi falsi, copie pirata di film e
software, fotocopie di libri di successo e manuali tecnici, materiale
pornografico, oggetti rubati.
Le truffe sono all'ordine del giorno e spesso gli autori sono utenti
che vantano alta o altissima affidabilità garantita dal sistema di
punteggi (feedback) inventato e imposto dalla stessa eBay e oggetto, a
sua volta, di esplicito commercio in molte sezioni del sito.
eBay Italia é stata denunciata dalle maggiori Case produttrici di
abbigliamento, cosmetici, calzature, orologi; i Forum del sito sono
pieni di proteste di utenti che lamentano il lassismo e l'inettitudine
del Management, accusando la Società di chiudere tutti e due gli occhi
in nome del profitto.
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Uno dei primi ostacoli che incontra l'utente che voglia comunicare con
eBay é quello di trovarne gli uffici.
Secondo i dati ufficiali forniti da EBAY ITALIA S.R.L. alla Camera di
Commercio di Milano, la Sede legale della Società sarebbe in via
Fontana 19 20122 Milano, quella operativa in via dei Giardini 7,
telefono 02/389038.
A Windpress (www.windpress.it/), EBAY ITALIA S.R.L risulta sì a Milano
ma in via Filzi 5, telefono 023616001.
Ma chi si é rivolto a questi indirizzi non ha trovato nessuno (leggi),
infatti dal Forum stesso di eBay risulta un trasloco in via Gabba
Fratelli 3, sempre a Milano.
Ma anche questo indirizzo pare non sia giusto, visto che nell' Accordo
con l'utente, eBay raccomanda di rivolgere ogni richiesta in Svizzera
a eBay International AG, Helvetiastrasse 15/17 - P.O. Box 133 - 3000
Berna 6.
A questo indirizzo non ci siamo recati personalmente ma abbiamo
inviato una raccomandata elettronica che ha avuto questa risposta
(naturalmente in inglese):
Thank you very much for your interest in eBay International AG.
Your e-mail has been passed on to the relevant HR Consultant and you
will be contacted again shortly.
We thank you for your patience and understanding.
Best regards,
Human Resources
eBay International AG
**** This is an automatically generated e-mail - please do not reply
*****.
Traduzione:
'Ti ringraziamo molto per il tuo interesse verso eBay International
AG. La tua e-mail é stata passata al Consulente competente che ti
contatterà molto presto.
Ti ringraziamo per la tua pazienza e comprensione.
Distinti saluti
Human Resource
eBay International AG
*** Questa é una e-mail generata automaticamente, si prega di non
rispondere ***
Quindi anche a Berna, eBay Italia non c'é; o almeno non c'é per gli
utenti italiani.
Il Presidente di Telefono Antiplagio, Giovanni Panunzio, in una
denuncia contro eBay presentata all'Antitrust, indica nel paradiso
fiscale del Lussemburgo (eBay Europe S.a.r.l., 15 rue Notre Dame, L -
2240) la sede ufficiale italiana dell'Azienda ma, ancora nel Forum
citato, un utente bene informato assicura che gli uffici di eBay
Italia S.R.L. sono in Germania presso eBay International AG,
Assistenza Clienti, Marktplatz 1- 14532 Europarc Dreilinden.
Un indirizzo certo, però, eBay Italia lo ha fornito a Stefano Rodotà,
Garante per la Protezione dei Dati Personali, quando, citata in
giudizio, ha dichiarato che i dati personali degli utenti di eBay
Italia vengono inviati "negli USA sui server di eBay localizzati negli
Stati Uniti d'America presso eBay Inc", società del Gruppo eBay, con
sede in California (leggi). Beh, almeno sono al sicuro.
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Al vertice della piramide eBay ci sono Pierre Omidyar e Meg Whitman.
Omidyar é il Grande Capo e fondatore; programma- tore californiano,
aveva già fondato eShop, poi venduta a Microsoft. Nella biografia
ufficia- le é indicato come Filantro- po. Meg Whitman é la CEO di
eBay. CEO non é una parolac- cia: significa Chief Executive Officer;
noi diremmo Amministra-
tore delegato; quello che comanda tutto e tutti.
La Whitman é quella che ha fatto diventare eBay il colosso economico
che é. Prima di passare a eBay, é stata dirigente commerciale delle
maggiori aziende americane, Disney e Procter&Gamble comprese. E'
considerata una delle donne più influenti del mondo.
In Italia il Direttore generale é Alessandro Coppo; arrivato
nell'Azienda nel 2004. Di Casale Monferrato, si é laureato in Economia
a Torino ed ha una specializzazione alla Oxford University; eBay ci
informa che Alessandro ' Colleziona palle di neve (boule de neige)
provenienti da tutto il mondo e compra su eBay film introvabili
(originali, speriamo - ndr).
Direttore del Marketing é Paola Bonomo, in eBay Italia dal 2005.
Laureata alla Bocconi, ha lavorato per importanti aziende
internazionali nel settore delle comunicazioni.
Andrea Polo é il Responsabile della Comunicazione. Uno dei primi
assunti di eBay. Cagliaritano, laureato in Scienze della
Comunicazione. E' quello che non risponde alle richieste degli utenti
eBay. Forse perché troppo impegnato con la sua collezione di maialini
('ne ha 980', assicura la biografia aziendale).
Invece l'altro Andrea di eBay Italia (Rota, Direttore Auction
marketplace) non colleziona niente; un cliente di meno per il suo
datore di lavoro. Laureato al Politecnico di Torino, é responsabile
delle aste.
Marilù Capparelli, avvocato, é la Responsabile Affari Legali. Anche di
questa signora che dovrebbe essere la nostra interlocutrice
principale, eBay fornisce una importante caratteristica: 'E'
comandante di imbarcazioni da diporto fino a 24 metri senza limiti
dalla costa!'
Paolo Levoni, Responsabile Finance and Strategy, ingegnere torinese,
in eBay dal 2002.
Patrizia Turri é Responsabile del Personale per eBay Italia e Spagna.
Laureata alla Cattolica, nata a Varese, é in eBay dal 2005.
Alberto Genovese, Responsabile eBay Motori, laureato alla Bocconi, é
il creatore della sezione Motori di eBay.
Alle dipendenze di queste otto persone, da qualche parte del mondo
agiscono i fantomatici ***@ebay.com che fanno da muro di gomma tra
le proteste degli utenti e il Management dell'Azienda.
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Il guadagno di eBay sugli oggetti messi in vendita é dato dalla
tariffa di inserzione proporzionata al prezzo base dell'asta, dalla
presenza o meno di immagini ed altre opzioni e da una percentuale
sull'oggetto venduto.
Altri guadagni provengono dall'affitto dei 'Negozi' e dai Powerseller
(venditori professionali con fatturati mensili che vanno da 1000 a
150.000 euro) ed altri ancora dall'obbligo imposto ai venditori di
usare come sistema di pagamento Paypal, una Società per il
trasferimento di danaro che fa parte dello stesso Gruppo eBay e che
agendo anch'essa in regime di sostanziale monopolio, applica sulle
transazioni tariffe particolarmente esose.
Altri sistemi di pagamento sono banditi dal sito e l'utente che li
propone rischia il blocco dell'asta e la sospensione dal sito.
Paypal é una vera e propria banca per eBay che si trova a disposizione
cifre fantastiche gratis: i pagamenti arrivati su Paypal restano
solitamente lì per pagare le tariffe delle inserzioni, l'affitto dei
Negozi, le percentuali sulle vendite e, sopratutto, perché Paypal si
rifiuta (ha cambiato politica lo scorso mese) di trasferirli verso
carte prepagate.
Chi non dispone di un conto corrente é costretto, non potendo ritirare
i fondi, ad usare Paypal per i suoi pagamenti online; pagandone le
relative tariffe. Una specie di conto corrente obbligatorio.
Per difendere Paypal, eBay conduce da tempo una vera e propria
crociata contro la Carta prepagata delle Poste Italiane, Postepay,
vietandone specificamente ed ufficialmente l'uso nelle transazioni sul
suo sito, senza che questo abbia suscitato la benché minima reazione
da parte delle Autorità giudiziarie italiane, delle Poste, del
Ministero delle Finanze, della Banca d'Italia.
La tesi sostenuta da eBay é che i pagamenti tramite Postepay non
sarebbero documentabili e quindi, in caso di contestazione, ci si
troverebbe privi di una ricevuta di pagamento.
Ma questo é falso: le normative antiriciclaggio italiane vietano
movimentazioni di denaro anonimi e, all'atto della ricarica le Poste
verificano l'identità del pagante al quale rilascia una ricevuta con i
dati del versamento e del destinatario, inviando successivamente un
regolare estratto conto.
Va detto che, prima che il sistema Paypal divenisse obbligatorio
(novembre 2006), la Carta Postepay era larghissimamente diffusa su
eBay, come del resto lo é nel Paese.
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Tra la registrazione e la prima vendita/acquisto fatta sul portale,
l'utente fornisce ad eBay nome, cognome, data di nascita, sesso,
residenza, domicilio, numeri telefonici fissi e mobili, fax, indirizzo
e-mail, codice fiscale, partita IVA, numero della carta di credito,
del conto corrente, reddito familiare, nome del datore di lavoro,
titolo di studio, hobby.
Oltre questi dati, la Società conserva i feedback ricevuti e inviati,
le preferenze dell'utente ricavate dai suoi acquisti/vendite, i suoi
orari di connessione, il suo fornitore telefonico.
La legge consente che vengano acquisiti questi dati previo consenso
dell'interessato (consenso che l'utente dà, spesso inconsapevolmente,
al momento della registrazione sul portale) ed a patto che venga
indicato un Responsabile del trattamento dei dati.
Che, si potrebbe pensare al momento della registrazione, é la Società
con la quale si sottoscrive il contratto, cioè eBay Italia S.R.L.
Invece no, perché nell'Accordo con l'utente é specificato che il
Responsabile di questi dati é eBay International AG, con sede legale
in Helvetiastrasse 15/17, P.O. Box 133, Berna 6, Svizzera per il
trattamento connesso all'erogazione dei servizi e co-Responsabile per
i trattamenti connessi con i pagamenti eBay Europe S.a.r.l. con sede
in Rue Notre Dame, 15, L-2240 Lussemburgo.
Ma, poiché la legge italiana prescrive che, nel caso i dati siano
trattenuti in un paese extracomunitario, il Responsabile dovrà avere
un Rappresentante in Italia ed ecco che compare in questa veste eBay
Italia S.R.L per conto della svizzera eBay International AG.
Al primo clic su eBay, i nostri dati sono finiti già in tre Paesi
europei. Ma non finisce qui, perché i nostri dati vengono comunicati
anche ai dipendenti dell'Assistenza Clienti, a quelli del Regolamento
Sicurezza, ai partecipanti al Programma di verifica del diritto di
proprietà, alle altre Società del Gruppo eBay (Paypal, Skype, Kijii),
agli utenti della Community eBay; a banche e istituti di credito,
centrali rischi private, consulenti e studi professionali che lavorano
per eBay, consulenti legali, contabili, fiscali e, per il contenzioso
con gli utenti, alla milanese Intrum Justitia S.p.A.
Da un punto di vista giuridico, tutto questo é legale e più o meno
conforme a quanto stabilito dalla Legge n. 675 del 31 dicembre 1996 e
del d.lg. 28 dicembre 2001, n. 467 sul trattamento dei dati personali.
Ma obiezioni si possono avanzare per almeno tre motivi.
Il primo é che le caratteristiche di cui sopra non sono scritte
nell'Accordo con l'utente ma in un documento separato che non é detto
tutti vadano a leggere, che nel titolo non richiama l'Accordo (ad
esempio: appendice, clausola aggiunta o simili) e non si capisce la
necessità di separare dal documento principale una parte di tale
importanza.
Le altre due potrebbero essere (verificheremo) infrazioni al Comma 2.
dell'Articolo 28 della Legge 675 che impone l'obbligo di notificare al
Garante della privacy il trasferimento dei dati all'estero,
indicandone l'esatta destinazione.
Al momento non risulta che eBay sia stata autorizzata a trasferire i
dati anche a Berlino, mentre in un Forum del portale, il Moderatore
(***@ebay.com) scrive:
'Ciao a tutti, vorri informare gli utenti che chi lavora a Berlino per
controllare le iscrizioni degli utenti o per amministrare i forum, lo
fa per lavoro e non per divertimento.
Ogni ... Grazie Matteo '.
E tanto meno negli Stati Uniti, ma eBay comunica ufficialmente che i
dati degli utenti sono gestiti da 'eBay Inc., con sede in 2145
Hamilton Avenue, San Jose, California (USA), dove è situato il server
che consente di accedere ai servizi della Community eBay'.
Saluti
Shadow