Oxford o cesso di casa tua? (nessuna cit.) Ma ancora c'è gente che
sopporta questa tua volgarità e alterigia? Non puoi esprimerti più
civilmente o sei troppo abituato a parlare in questo modo triviale tanto
da porti così anche con gli sconosciuti?
Post by Sparrow®In Italia, se dovuta, si paga il 20% (sempre che il tipo di oggetto
preveda quella aliquota.
Allo Stato italiano è dovuta la differenza di IVA, quindi se all'origine
hai pagato una percentuale, pagherai la differenza tra l'aliquota
italiana (ad es. 20%) e quella percentuale. Quindi dovrai corrispondere
l'intera IVA solo se all'origine non l'hai pagata
Post by Sparrow®Post by PaoloPost by Sparrow®Mi sa che sei rimasto indietro. La tassa postale di 5,50 euro e'
stata abolita da molto tempo.
http://www.nntp.it/hobby-home-cinema-titoli-dvd/1645704-dogana-brutte-notizie.html
I *diritti postali di sdoganamento* erano stati aboliti nel 2006.
Evidentemente non hai letto bene il mio post. Ho parlato genericamente
di "prezzo di riscossione del corriere" (mai parlato di "diritti postali
di sdoganamento"), visto che non sempre consegna Poste Italiane.
Praticamente ogni corriere, se il pacco viene tassato dalla dogana,
sdogana il pacco al tuo posto e quando ti consegna il pacco ti fa pagare
un tot, e questo tot per Poste Italiane corrisponde a 2+3,50 =5,50. Ora,
se vuoi continuare a polemizzare e raccontare favole e fare dietrologie
fuori luogo, fai pure, ma la realtà è questa e i 5,50 euro di fatto non
sono stati aboliti. Chi è "rimasto indietro" ora?
Post by Sparrow®I diritti postali - presentazione in dogana di 2,50 euro e i diritti
postali - spese postali di 3,00 euro sono *altra* cosa
veramente anche quando furono "aboliti" (e si poteva chiedere il
rimborso) erano indicati in questo modo (2,50 di presentazione in dogana
e 3,00 di spese postali), non è per niente un'altra cosa. E' la stessa
identica cosa di prima, solo che adesso è "codificata" (prima non lo era
e infatti qualcuno obbligò Poste Italiane a rimborsare) e il limite per
l'esenzione del dazio è stato fissato a 150 euro, mentre per l'esenzione
dall'IVA il limite è di 22 euro